MTB Lago di Trebecco
MTB Lago di Trebecco 27 06 2020
Pianello - Trevozzo - Nibbiano - Pometo - Lago di Trebecco - Nibbiano - Pecorara - Pianello
Total distance: 50.48 km
Total time: 4:39:52
Moving time: 3:43:19
Average speed: 10.9 km/h
Average moving speed: 13.6 km/h
Max speed: 55.5 km/h
Max elevation: 657 m
Min elevation: 181 m
Elevation gain: 1010 m
Calories: 1858
Recorded: 27/06/2020 08:06
Dopo che nei primi anni del XX secolo si erano manifestate diverse idee riguardo la regimazione delle acque della val Tidone, il progetto esecutivo della costruzione della diga del Molato venne redatto nel 1920 ad opera dell'ingegner Augusto Ballerio, il quale avrebbe, poi, ricoperto la carica di direttore generale durante i lavori di costruzione dell'invaso, con il supporto, in qualità di consulenti, del professor Arturo Danusso, il quale si occupò della parte statica e dell'ingegner Claudio Segrè, il quale si occupò della parte geologica.
I lavori di costruzione, operati dall'impresa Bonomi, Marinoni e Cavallazzi, iniziarono nel 1921; nel 1923 l'impresa fu sostituita dall'azienda Riccardo Filippa, con sede a Torino, la quale ne porto a compimento l'edificazione nel 1928. Durante i lavori, il materiale impiegato per la realizzazione della diga, venne trasportato dal limitrofo centro di Caminata fino al luogo della costruzione mediante l'utilizzo di carretti.
Una volta completati i lavori la diga venne inaugurata, nel 1928, con una cerimonia alla quale partecipò l'allora capo del governo italiano Benito Mussolini. Al momento dell'inaugurazione l'invaso era capace di contenere 12000000 m³ di acqua.
La diga, realizzata in calcestruzzo, risultò pesantemente influenzata dagli stilemi fascisti in voga durante l'epoca di costruzione; in particolare, il fronte, caratterizzato da più livelli di archi multipli dotati di speroni, può essere ascritto ai canoni del monumentalismo. Le pareti laterali vennero realizzate a gravita massiccia, l'altezza massima era di 55,3 m, mentre la lunghezza era di 180 m alla base e 322 m sulla sommità.
Tra il 1990 e il 2006 la diga venne sottoposta ad alcuni interventi finalizzati all'adeguamento della struttura, tra cui il ripristino delle parti in calcestruzzo, la riabilitazione degli scarichi esistenti e la realizzazione ex novo di alcuni scarichi di superficie.
Tra il 2016 e il 2019 il consorzio di bonifica Piacenza, ente proprietario della diga, condusse una serie di lavori di restauro del manufatto, per un importo totale di 4 milioni di €, finalizzati al consolidamento spondale dl torrente Tidone nei pressi dell'invaso, ad una miglior gestione dei flussi di acqua in uscita e al rafforzamento delle capacità di contenimento: i lavori permisero di aumentare la capienza dell'invaso da 7600000 m³ a 8600000 m³.
fonte: Wikipedia
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