Bargnolino



17 10 2014



Bargnolino
Un post atipico, per presentarvi uno dei tipici liquori piacentini, il bargnolino, o "bargnolein". Si ottiene dall'infusione delle bacche di prugnolo selvatico ("bargnö"), detto anche pruno spino, dal caratteristico colore blu. Tendenzialmente la raccolta inizia verso fine settembre/inizio ottobre, non prima perché le bacche potrebbero non essere abbastanza mature e il sapore potrebbe essere aspro. Il liquore che si ottiene è una bevanda alcolica, digestiva e sciropposa.
Prugnolo selvatico
La pianta fa parte della famiglia delle rosacee, e può arrivare a 3 metri di altezza. Fiori e frutti sono utilizzati con scopi medicamentosi: i fiori hanno un'azione depurativa e diuretica, utile in caso di stitichezza; i frutti invece esercitano un'azione astringente, utile dunque in caso di diarrea. I frutti possono essere mangiati freschi, cotti o sciroppati. Il liquido di cottura è indicato per tamponi nasali in caso di emorragia, ma anche per sciacqui gengivali. Attenzione ai noccioli, altamente tossici in quanto contengono acido cianitrico. La pianta è presente solo nell'Appennino Tosco-Emiliano.
La ricetta
Quest'anno ho provato a variare un po'. Ho fatto un litro con la ricetta classica "segreta". L'altra ricetta che invece sto tentando, leggermente modificata, la presento qui.
  •  1 kg di bacche 
  •  1 lt di alcool 96° oppure 70°, io personalmente consiglio il secondo, non vedo la necessità di una gradazione alcolica così alta 
  •  1 lt di vino bianco secco 
  •  1 kg di zucchero 
  •  chicchi di caffè 
Si mettono in infusione le bacche con l'alcool in un contenitore di vetro ben tappato. Agitatelo almeno un paio di volte a settimana. Qui le varie ricette si differenziano molto: chi consiglia di lasciarlo alla luce tutto il tempo, chi invece al buio. Io personalmente tengo il vaso in un luogo fresco e buio. Dopo due mesi, molte ricette (chi addirittura dopo 40 giorni) prevedono la filtrazione dell'infuso con uno straccio sterile. Io invece lascio tutto così com'è e procedo a preparare lo sciroppo. Si porta ad ebollizione vino bianco e zucchero fino a farlo sciogliere completamente e si aggiunge il composto così ottenuto a quello già esistente. Si aggiungono anche alcuni chicchi di caffè. Altri preferiscono aggiungere un bastoncino di cannella. Si amalgama tutto mescolando con un cucchiaio di legno e si lascia maturare per almeno due mesi. Io proverò a portare la maturazione fino a quattro mesi, ma si potrebbe addirittura lasciarlo fino a Ottobre dell'anno successivo.
Ecco le famose bacche

Raccogliere i "bargnoli" può rivelarsi complicato...

Ma per ottenere un buon bargnolino direi che ne vale decisamente la pena!

Ecco i nostri bargnolini in preparazione!!!

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